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Fino a pochi anni fa, e prima dell’avvento delle auto elettriche, scegliere l’auto consisteva essenzialmente nel fare un distinguo tra city car, monovolume, station wagon o berlina. Nicchie di mercato erano destinate a SUV e sportive, ma sostanzialmente tutti i modelli in commercio presentavano nella propulsione endotermica il minimo comune denominatore.

Il comparto automotive presenta ad oggi un’ampia gamma di modelli, diversi non solo per marchio o destinazione d’uso, ma anche per tipologia di alimentazione. Alle tradizionali architetture che vedevano nel motore a scoppio il cuore pulsante del mezzo, si sono affiancate soluzioni ibride e a batteria, come naturale passaggio verso la completa elettrificazione del parco vetture su scala globale.

La rotta tracciata è ormai incontrovertibile, dato che quasi tutti i Paesi del mondo hanno già stabilito date ben precise entro le quali non sarà più possibile produrre e commercializzare automobili alimentate da combustibili fossili. Conoscere l’auto elettrica è quindi un passo necessario per gli automobilisti di oggi e dell’imminente domani, al fine di avere le idee chiare al momento dell’acquisto.

Auto elettrica: quanto consuma?

Una delle domande più diffuse, tra chi si affaccia al mondo delle auto elettriche, riguarda i loro costi di esercizio. Quanta corrente consuma un modello equiparabile a un’utilitaria? E quanto costa, in termini prettamente economici? Le variabili sono tante, ed è difficile fornire una risposta univoca. Provando però a fissare dei paletti, prendendo come campione dei dati reali e facilmente riscontrabili nella quotidianità, ecco che il calcolo diventa decisamente più semplice e di concreta applicazione nella vita di tutti i giorni.

Ipotizziamo quindi di ricaricare l’auto a casa, con la corrente a 220V fornita dal nostro gestore. Se il nostro contratto prevede un costo bloccato a 0,25 € kW/ora, percorrere un km con un’utilitaria elettrica comporterà un costo di 0,045 €. Per 100 km di percorrenza, la spesa sarà di 4,5€: molto meglio di quanto non potrebbe fare una qualsiasi autovettura alimentata a diesel, benzina o metano.

Il dato, lo ripetiamo, è calcolato prendendo a riferimento modelli più popolari di auto elettriche ad oggi in commercio. Da una supersportiva o addirittura una Hypercar a batteria, sarà logico aspettarsi valori differenti.

Auto elettriche: quando conviene l’acquisto?

Uno dei punti maggiormente battuti dai detrattori di questa tecnologia, è senz’altro il costo al momento dell’acquisto. Le elettriche costano mediamente di più, rispetto a tradizionali auto a benzina o diesel, se parliamo solo dell’assegno da staccare in concessionaria. Una volta in garage tuttavia, le più ecologiche vetture a batteria ci permettono un progressivo risparmio che cresce con il loro utilizzo, rispetto a quanto non si registri con i modelli tradizionali.

Per fare un esempio concreto, calcoliamo una spesa di circa 25.000€ per l’acquisto della nuova vettura, che offre un’autonomia di circa 160 km e comporta tempi di ricarica pari a 8 ore con la corrente di casa, a 220V e 16A impieghiamo 8 ore. Come termine di paragone, prendiamo un’auto a benzina dal costo di circa 20.000€ e che consuma mediamente 1 litro ogni 20 km.

Immaginando una percorrenza annuale di 20.000 km, la spesa per il rifornimento sarà del 45% inferiore nel caso dell’auto elettrica. Questo ci permette di ammortizzare la differenza di prezzo in fase di acquisto, in un arco temporale che va dai 3 ai 5 anni.

Se a quanto riportato aggiungiamo i costi di manutenzione ordinaria, ecco che l’acquisto di un’elettrica diventa realmente vantaggioso, dato che a differenza con quanto accade nei modelli a benzina o diesel, per questa tecnologia non sono previsti i costosi tagliandi da eseguire con cadenza annuale, o al massimo entro 20.000 km.